Il caso di Lucia.
Lucia ha 16 anni, figlia unica, da tutti considerata una studentessa modello, da sempre manifesta ansia da prestazione scolastica in relazione al timore di non essere all'altezza in occasioni delle verifiche tuttavia, grazie al grande impegno nello studio, ha sempre ottenuto ottime votazioni garantendosi l'ammirazione degli insegnati, dei genitori e dei compagni di scuola.
Una mattina, certa di non avere nessuna verifica, si reca a scuola "impreparata" e, inaspettatamente, viene chiamata dall'insegnante in soccorso di un compagno di scuola palesemente in difficoltà nel risolvere un esercizio di matematica, Lucia si avvicina alla lavagna ma non riesce a trovare la soluzione del compito, inizia ad essere sopraffatta dall'ansia, si sente confusa, agitata, non riesce a parlare è, per la prima volta, sente gli occhi addosso del "pubblico" che assiste con stupore, si sente annientata dall'ansia e dalla vergogna e scoppia a piangere.
Questo singolo episodio mina pesantemente la sicurezza di Lucia nell’affrontare la scuola, nei giorni successivi viene sopraffatta dall’ansia anticipatoria prima di ogni verifica, si sente agitata, poco concentrata, ha la sensazione che la propria mente non sia più in grado di apprendere informazioni come prima; la mattina, all’idea di andare a scuola si sente angosciata, sente il cuore battere freneticamente, ha la sensazione che la gola si restringa non lasciando passare l’aria, respira a fatica e sente le gambe molli come se dovessero cedere.
Dopo una settimana dell’evento, in un giorno in cui erano previste due verifiche, Lucia si reca a scuola manifestando ansia e i sintomi della tachicardia e della fame d’aria, appena arrivata in classe, subito dopo l’ingresso dell’insegnante, avverte che sta male: sente il cuore battere a mille, vampate di caldo, formicolio alle braccia, tremori alle gambe, chiede di andare in bagno ma la situazione precipita tanto dia essere convinta di morire; Lucia ha appena avuto il suo primo attacco di panico a scuola.
La drammatica esperienza dell’attacco di panico a scuola si manifesta anche nei giorni successivi tanto che Lucia inizia ad evitare di frequentare le lezioni per il timore di rivivere un esperienza cosi angosciante; ogni giorno si ripromette di andare a scuola, studia, si prepara i vestiti e lo zaino ma, appena si avvicina l’ora di uscire di casa viene sopraffatta dall’ansia e dalla paura di andare incontro ad altri attacchi di panico. Nonostante le rassicurazioni de genitori e degli insegnanti Lucia è soverchiata dalla paura della paura, durante il tragitto per andare a scuola ella scannerizza il proprio corpo alla ricerca di sensazioni, che puntualmente trova, che interpreta come precursori di un nuovo attacco di panico a scuola, si sente agitata e non riesce a calmarsi, appena arrivata al cancello dell’edificio scolastico sente il cuore scoppiare, formicolii alle braccia, tremori alle gambe, difficoltà a respirare, certa che sta per arrivare un'altra crisi di panico decide di ritornare a casa.
Dopo due mesi dal primo attacco di panico a scuola Lucia, per ridurre l’ansia, ha messo in atto massicci comportamenti di evitamento ( principale circolo vizioso di mantenimento) e, nonostante i buoni propositi della sera, la mattina, puntualmente, rifiuta di andare a scuola. Quando è sicura di avere evitato Lucia si calma ma poi critica questo suo comportamento poiché pensa che si sta rovinando la vita, che se non andrà a scuola non potrà realizzare il suo sogno di fare il Medico, pensa che si sentirà una fallita; queste valutazioni la deprimono e la fanno sentire arrabbiata verso se stessa, decide di iniziare un percorso di psicoterapia.
Le cause degli attacchi di panico a scuola negli adolescenti
L’esordio degli attacchi di panico è spesso legato a situazioni di stress negativi ( separazioni, lutti, malattie, problemi economici etc.) o positivi ( matrimonio, nascita dei figli, promozioni lavorative etc.) che hanno a che fare con transizioni di ruolo, aumento della responsabilità percepita e quindi dell’ ansia in circolo e delle relative sensazioni ( tachicardia, sudorazione, tremori, senso di oppressione, nodo alla gola etc.) che, se interpretate in chiave catastrofica, possono innescare il circolo vizioso degli attacchi di panico.
L’adolescenza rappresenta una fase cruciale del ciclo del vita in cui l’individuo è chiamato a ridefinire la propria identità mettendo in crisi per poi demolire i vecchi schemi che lo connotavano come bambino; gli adolescenti , oltre a vivere la conflittualità psicologica, sono sopraffati dal tumulto ormonale che, generando sensazioni, possono contribuire all’innesco degli attacchi di panico in questa fase dello sviluppo.
Attacchi di panico per ansia da prestazione scolastica.
Nel caso di Lucia abbia visto come l’esordio degli attacchi di panico a scuola sia stato innescato da una eccessiva ansia da prestazione scolastica, Lucia, come molti adolescenti che sviluppano problemi d’ansia in ambito scolastico, presentava una elevata aspettativa rispetto all’esito delle verifiche unite al timore di non essere all’altezza e quindi di deludere o di compromettere le proprie aspettative per il futuro.
Gli adolescenti che manifestano attacchi di panico a scuola legati ad una eccessiva ansia da prestazione scolastica in genere attribuiscono un significato eccessivo ai risultati ( scolastici, sportivi etc.) presentano standard severi, perfezionismo e l’assoluto bisogno di raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati poiché a questi è legata la propria autostima ed valore personale; questi adolescenti possono dedicare allo studio la maggior parte dell’loro tempo e delle proprie energie trascurando, di fatto, le amicizie, le attività ludiche e altri domini.
I ragazzi che presentano questo tipo di profilo spesso vivono le verifiche o gli esami con eccessiva ansia per il timore di non essere all’altezza delle aspettative, va ricordato, infatti, che questi adolescenti legano il proprio valore personale al raggiungimento dell’obiettivo prefissato, in genere basato su standard severi, fallire la verifica per loro vuol dire essere dei falliti o qualcosa di molto simile. Va precisato che non tutti gli adolescenti che manifestano ansia da prestazione scolastica manifesteranno attacchi di panico a scuola, si può dire che questo profilo rappresenta una “vulnerabilità”, un terreno fertile dove possono attecchire altri fattori (stress psicologico o fisico, predisposizione biologica ai Disturbi D’Ansia, eventi causali etc.) in grado di facilitare l’insorgenza degli attacchi di panico a scuola.
Fobia Sociale, Fobia Scolare e Attacchi di Panico a Scuola.
L’ansia da prestazione scolastica non è l’unica causa in grado di facilitare gli attacchi di panico a scuola, il rifiuto scolastico o il malessere per la scuola può avere origine dal eccessivo timore del giudizio altrui in seguito del quale l’adolescente può sentirsi criticato, deriso, umiliato, manchevole di qualità basiche. L’adolescente che manifesta Fobia Sociale appare eccessivamente timido, inibito, poco incline ad instaurare relazioni con il gruppo dei pari, tende ad evitare occasioni dove è probabile conoscere persone nuove, presenta bassa autostima ed è convinto che gli altri lo valutano poco interessante, goffo, brutto, poco intelligente etc.
Gli adolescenti che presentano i sintomi della Fobia Sociale di solito temono il confronto con gli insegnanti, quando prevedono di essere interrogati spesso si assentono da scuola o, se costretti ad esporsi, vivono le verifiche con eccessiva paura; questi ragazzi possono manifestare diversi sintomi legati all'ansia come bocca secca, tremori, palpitazioni, sudorazione, confusione che, in alcune situazioni, possono portare all'attacco di panico a scuola. L'adolescente con Fobia Sociale, per timore di essere umiliato dagli altri, spesso sviluppa il rifiuto della scuola compromettendo, a causa delle molte assenze, sia il proprio profitto scolastico che la possibilità di fare le normali esperienze adolescenziali.
La Fobia Scolare è una paura esagerata ed immotivata per la scuola che di solito esordisce nella fanciullezza e può associarsi ad altri Disturbi d’Ansia come la Fobia Sociale, gli adolescenti che presentano questo disturbo manifestano una marcata ansia all’idea di recarsi a scuola che può raggiungere i livelli del terrore.
Generalmente, i ragazzi con Fobia Scolare manifestano malessere anche parecchi giorni prima di recarsi a scuola, la mattina cercano disperatamente di convincere i genitori a lasciarli a casa, possono presentare sintomi come ansia, angoscia, cefalea, diarrea, tremori, mal di testa, difficoltà a respirare che, tipicamente, si attenuano o spariscono non appena hanno la certezza di restare a casa; se costretti ad entrare in classe i sintomi possono inasprirsi fino a manifestare veri e propri attacchi di panico a scuola.
La Fobia Scolare va distinta dalla negligenza o dalla poca voglia di studiare, paradossalmente i ragazzi che presentano questo Disturbo d’Ansia possono passare la mattinata a casa a studiare per poi rifiutarsi di andare a scuola; la Fobia Scolare va anche distinta dalla Fobia Sociale per il fatto che nella prima la paura eccessiva ed immotivata è circoscritta all’ambito scolastico (l’adolescente può funzionare benissimo nelle attività sportive o nelle relazioni con il gruppo dei pari) mentre nella Fobia Sociale di solito la compromissione riguarda più domini come la difficoltà a relazionarsi con gli altri, l’ambito scolastico o sportivo.