I sintomi degli attacchi di panico negli adolescenti
Gli attacchi di panico si manifestano come episodi d'ansia acuta, dalla durata di circa 10 minuti, la cui intensità innesca uno stato di forte angoscia o di vero e proprio terrore che fa temere di poter morire, svenire, avere un infarto o impazzire; nei bambini e negli adolescenti di 13, 14, 15 anni i sintomi degli attacchi di panico sono prevalentemente nausea, mal di testa, difficoltà a respirare, crisi di pianto inconsolabile, agitazione mentre nei ragazzi più grandi di 16, 17, 18 anni le crisi di panico sono del tutto sovrapponibili a quelli degli adulti compresi i sintomi dissociativi ( derealizzazione e/o depersonalizzazione) a cui vengono associati sia il timore di svenire che di poter perdere il controllo e impazzire.
La crisi di panico nell'adolescente può esordire in maniera improvvisa, a ciel sereno, interrompendo bruscamente la spensieratezza del ragazzo che viene assalito dall'ansia in una delle fasi più importanti del ciclo di vita qual è appunto l'adolescenza; i sintomi dell'attacco di panico negli adolescenti di 13, 14, 15, 16, 17 anni si possono presentare per la prima volta a scuola ( leggi "Gli attacchi di panico in adolescenza a scuola") generando, se non si interviene efficacemente e tempestivamente, tutti quei circoli viziosi di mantenimento (ansia anticipatoria, comportamenti di evitamento, richieste di essere accompagni o riportati a casa prima della regolare fine delle lezioni) che possono seriamente compromettere l'attività scolastica.
Il ragazzo che manifesta i sintomi degli attacchi di panico tende ad essere eccessivamente preoccupato rispetto alla eventualità che lo scenario possa ripetersi ( paura della paura), egli tende ad evitare le situazioni e le occasioni che reputa pericolose come, ad esempio, recarsi in posti lontani da casa, dormire fuori, o intraprendere attività sportive e ricreative; questi adolescenti sentono sia il bisogno di essere rassicurati che di avere vicino a se una presenza che possa intervenire ( salvandoli) nel caso si dovessero sentirsi male.
L'adolescente di 13, 14, 15, 16, 17, anni che manifestano crisi d'ansia presentano una forte ansia anticipatoria prima di recarsi a scuola o in un altro luogo considerato pericoloso, possono manifestare sintomi come la tachicardia, fame d'aria, nausea, mal di testa, sensazione di sbandamento o svenimento, in genere fanno molte assenza e spesso chiedono ai genitori di ritornare a casa prima della fine delle lezioni, se evitano la scuola o una altra circostanza temuta momentaneamente si tranquillizzano per poi manifestare le stesse paure quando le situazioni si ripresentano alimentando, in questo modo, i circoli viziosi degli attacchi di panico nei ragazzi.
Considerando che l'adolescenza è una fase importantissima e delicatissima del ciclo di vita la cui funzione principale risiede nel portare a termine il processo di Separazione ed Individuazione, ovvero nel creare le basi per una nuova identità adulta autonoma ed originale, ci si rende conto di come gli attacchi di panico a 13, 14, 15, 16, 17 anni possono ostacolare tale processo privando il ragazzo di quelle esperienze necessarie a distaccarsi dai genitori e a sperimentarsi autonomo.
Questi adolescenti, in seguito alle crisi di panico, sembrano arrestare il loro percorso verso l'autonomia è, paradossalmente, sembrano regredire verso la fanciullezza dove il bisogno di protezione dei genitori è più forte. L'importanza di un intervento tempestivo alla comparsa dei primi sintomi degli attacchi di panico nel ragazzo si rende necessario non solo per lenire la sofferenza ma anche per non arrestare il sano processo di crescita che potrebbe compromettere la strutturazione di una sana identità.
Un adolescente che presenta crisi di panico e che, comprensibilmente, sente il bisogno di essere rassicurato oppure accompagnato dai genitori o di evitare gran parte delle situazioni per la paura di poter star male potrebbe sviluppare o accentuare schemi di "Vulnerabilità", "Inadeguatezza", "Passività" (J.E. Young) e altri schemi disfunzionali che potrebbero ostacolare l'espressione del suo reale potenziale; in questo modo, gli attacchi di panico a 13, 14, 15, 16, 17 anni oltre ad ostacolare o impedire le normali esperienze adolescenziali necessarie allo sviluppo di una nuova identità adulta potrebbero incidere negativamente sull'autostima dei ragazzi, sul loro senso di efficacia e capacità di stare ne mondo.
Gli attacchi di panico negli adolescenti: le possibili cause
Le cause degli attacchi di panico a 13, 14, 15, 16, 17 anni, cosi come quelle degli adulti, non sembrano essere spiegate da un solo fattore ma, verosimilmente, dal concorso di più fattori che, in un determinato momento, convergono dando vita all'esordio dell'attacco di panico nel ragazzo, tra queste cause si possono annoverare la vulnerabilità all'ansia, lo stress fisico e psicologico e, come fattori scatenanti specifici della fase adolescenziale la nuova "responsabilità" associata con il diventare adulti e i fattori ormonali che, specialmente nelle ragazze, rivestono un ruolo importante.
1) Vulnerabilità all'ansia. La vulnerabilità all'ansia può essere definita come la predisposizione biologica, più o meno accentuata, a manifestare ansia, questo fattore viene ereditato dai nostri genitori che, a loro volta, l'hanno ereditata dai propri nonni. Essere vulnerabili all'ansia non vuol dire che sicuramente si svilupperà un disturbo legato ad essa come, ad esempio, le crisi di panico ma, semplicemente, che si è più predisposti all'ansia, di fatto la sola vulnerabilità non giustifica l'esordio degli attacchi di panico nell'adolescente di 13, 14, 15, 16, 17 anni che necessitano della convergenza di altre cause.
2) Lo stress fisico e psicologico. Lo stress rappresenta una delle cause più importanti degli attacchi di panico nei ragazzi, come negli adulti, situazione di forte disagio sono quasi sempre presenti prima dell'esordio di una crisi di panico ed utile chiarire che cosa si intende per stress ed in che modo la sua presenza causa le crisi di panico nell'adolescente.
2.1) Stress fisico. Lo stress fisico si riferisce a situazioni, acute o croniche, di malessere fisico legate a malattie, degenze ospedaliere, momentanea invalidità fisica a cui si associa una generale attivazione ed una aumentata sensazione di pericolo; ovviamente, lo stress fisico si ripercuote a livello psicologico poiché la malattia e spesso associata al dolore, alla costrizione fisica e spesso all'isolamento.
2.2) Stress psicologico. Lo stress psicologico si riferisce a quell'insieme di situazioni come, ad esempio, lutti, abbandoni, richieste di prestazioni scolastiche o sportive vissute come insuperabili etc. a cui si associa un aumento dell'ansia e delle sensazioni somatiche ad essa associata.
La reazione allo stress è, ovviamente, soggettiva e dipende dal grado di resilenza che l'individuo possiede per cui, ad esempio, la morte di un nonno a cui si era molto legati può rappresentare in alcuni adolescenti di 13, 14, 15, 16, 17 anni la causa degli attacchi di panico mentre, per altri ragazzi, la perdita viene canalizzata in un sano lutto senza che si manifestino crisi di panico. Possiamo immaginare che la morte di un congiunto acquista un nuovo significato nell'adolescente che adesso, grazie alla presenza del pensiero meta-cognitivo, riesce non solo a cogliere il concetto di irreversibilità della morte ma anche a pensare che tutti dovranno morire compreso se stesso.
Queste nuove capacità di pensare possono inasprire, a seguito ella morte di una persona cara, la paura per la propria salute o per i propri familiari enfatizzando, in termini sintomi pericolosi, le sensazioni associate all' ansia ( tachicardia, cefalea, dolorosi addominali, fame d'aria etc.) che, a circolo vizioso, causano le crisi di panico nel ragazzo. Questa ipotesi potrebbe spiegare come mai gli attacchi di panico a 13, 14, 15, 16, 17 anni sono spesso preceduti dalla perdita di qualcuno di caro a cui può seguire la paura generalizzata dell'abbandono.
Nell' adolescente spesso le crisi di panico avvengono a scuola come esito dell'ansia da prestazione scolastica o di non riuscire a sostenere l'impatto con i compagni di scuola o gli insegnanti, o dedicato a questo argomento un articolo specifico, se sei interessato puoi leggerlo.
3) La Crescita, i fattori ormonali, la responsabilità
L'adolescenza rappresenta una sfida affascinante ma impegnativa, per la prima volta il ragazzo deve mettere in discussione tutto: demolire i vecchi schemi che lo vedevano bambino e convincere i genitori, attraverso il conflitto, che le cose sono cambiate, allo stesso tempo è alle prese con un fisico che non riconosce più dove, tra le altre trasformazione, irrompe perentoriamente la pulsione sessuale che deve imparare a gestire.
Nelle ragazze la comparsa del menarca e lo sbandamento ormonale possono, in alcuni casi, favorire l'insorgenza delle crisi di panico quando altri fattori di stress, associandosi ad esso, aumentano sia la presenza di stati di disconfort che la disponibilità di sensazioni fisiche che possono essere interpretati come sintomi pericolosi innescando i circoli viziosi degli attacchi di panico. Tra le cause degli attacchi di panico a 13, 14, 15, 16, 17 anni rientra l'aumentata responsabilità rispetto sia alle proprie aspettative che a quelle degli altri (genitori, amici, partner) a cui, normalmente, si associa un aumento dei livelli di ansia in circolo e delle relative sensazioni che, nel ragazzo predisposto, possono innescare il circolo vizioso delle crisi di panico.
La vita dell'adolescente è molto più complessa di quella del bambino, egli ha ora un potere decisionale che prima non aveva, lo slancio verso l'autonomia da una parte lo spinge a prendere decisioni, spesso in contrasto con i genitori, mentre dall'altra parte egli si sente carico di nuove responsabilità e di ansia; anche la vita sociale è molto più complessa di prima, adesso i genitori non sono più le figure di riferimento essendo stati sostituiti dal gruppo dei pari prima e dal partner dopo. Tutte queste trasformazioni possono indubbiamente ledere l'equilibrio psico-fisico del ragazzo e, negli adolescenti predisposti, le crisi di panico possono rappresentare l'espressione di questa crisi.